La geotermia in condominio

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La geotermia in condominio

8 Maggio 2018 Consulenza in pillole 0

Buongiorno Dott. Mezzetti,
la centrale termica del nostro condominio non è a norma e deve essere sostituita.
Alcuni condomini, incuriositi dalla geotermia, anche sulla base di vari articoli trovati su internet tutti a favore di questa innovativa forma di energia, vorrebbero installare un impianto geotermico.
Lei cosa ne sa e cosa ne pensa?
Giuliano

Buongiorno Giuliano,
la sua è una domanda molto attuale e che offre lo spunto per una serie di importanti riflessioni ad un amministratore come me, sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione.

Cos’è la geotermia

La geotermia è una forma energetica alternativa e rinnovabile, che si basa sullo sfruttamento del calore naturale del sottosuolo.
Può essere utilizzata sia per la produzione di energia elettrica (l’Italia vanta tra l’altro un importante primato nella storia delle energie rinnovabili, dal momento che il primo impianto elettrico geotermico è stato realizzato a Larderello, vicino a Pisa) che per la produzione di energia termica (in particolare mediante la cosiddetta geotermia “a bassa entalpia”), finalizzata al riscaldamento ed al raffreddamento degli ambienti domestici attraverso le pompe di calore di tipo “reversibile”.
La geotermia è in particolare una fonte di energia non inquinante, fruibile in ogni momento dell’anno (indipendentemente quindi dalle temperature esterne) e, almeno apparentemente, inesauribile.
Per maggiori approfondimenti suggeriamo di consultare il sito dell’Unione Geotermica Italiana ed il sito dell’Osservatorio di normativa energetica.
La geotermia non è particolarmente diffusa in Italia, anche se oggi molti importanti e prestigiosi progetti architettonici ne prevedono l’utilizzo (bassi pensare a City Life) e, come osservato da un recente rapporto di Legambiente, il numero di impianti geotermici nel nostro paese è decisamente in crescita.
Il Sole 24 Ore ha peraltro recentemente sottolineato come riscaldando una casa con la geotermia si arrivi a spendere almeno la metà rispetto al costo di una caldaia a metano.

La geotermia nei condomini

Nei condomini la geotermia si avvale:
1. di una fonte di energia, il calore terrestre, che è praticamente gratuita, salvo per il consumo delle pompe di calore qualora si alimentino con energia elettrica tradizionale. Si stima che l’integrazione con altre fonti rinnovabili (fotovoltaico o solare termico), per alimentare le pompe di calore, possa consentire risparmi “in bolletta” addirittura sino al 70%.
2. di impianti che presentano minime esigenze manutentive (oltre ad essere particolarmente silenziosi);
3. di impianti a “circuito chiuso” che utilizzano, per il riscaldamento degli edifici, pompe di calore che non disperdono acqua di scarico e quindi dal punto di vista ambientale, la geotermia in condominio è una energia “pulita”.
Gli impianti più importanti dal punto di vista delle dimensioni, invece, sono quelli a “circuito aperto”, per i quali vengono segnalate alcune criticità connesse all’elevata temperatura delle acque di scarico, oltreché all’odore sgradevole, provocato dall’idrogeno solforato. Di norma però vengono utilizzate per notevoli produzioni di energia.

Diagnosi energetica

Venendo alla sua domanda, a monte di una valutazione su una scelta di un impianto geotermico, dobbiamo però porci un altro interrogativo:
– quanto consuma il nostro condominio?
– quanto è efficiente dal punto di vista energetico?
Il primo passo da intraprendere e che suggeriamo ai nostri condomini, è quello di commissionare ad un professionista una “diagnosi energetica” dell’edificio, una analisi dei consumi del fabbricato, della dispersione dell’involucro edilizio, dell’efficienza impiantistica ecc. (stiamo parlando di una spesa di non più di 15 euro a condomino).
In seguito alla diagnosi, il professionista potrà consigliarci la migliore strategia di riqualificazione energetica dell’edificio, che associ eventualmente, ad un intervento impiantistico, una azione sull’isolamento termico di pareti ed infissi: evitare la dispersione è spesso il primo passo per l’efficienza energetica.

Pro e contro

Potremo quindi valutare l’opportunità della sostituzione degli impianti condominiali esistenti con un impianto geotermico, piuttosto che altre soluzioni impiantistiche (caldaia a condensazione od altro), valutandone adeguatamente i pro e i contro.
Dal punto di vista economico, tra gli aspetti a favore della geotermia sono oggi da considerare, oltre al risparmio in bolletta (soprattutto se, come dicevamo, la geotermia viene integrata con altre fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico), anche gli incentivi pubblici esistenti (previsti peraltro anche per altri interventi di efficientamento energetico), quali in particolare quelli in conto capitale, come il “Conto Termico” od in alternativa le detrazioni fiscali (Ecobonus), della Legge di Bilancio 2018.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dai costi di investimento iniziale, che sono decisamente elevati (certamente più alti rispetto ai costi per un impianto alimentato con combustibili convenzionali) e sono connessi soprattutto alla perforazione del terreno.
E’ sempre necessaria inoltre una attenta analisi tecnica della fattibilità dell’operazione, sulle caratteristiche del sottosuolo ed i possibili vincoli idrogeologici, sulla disponibilità di spazio sufficiente per l’allestimento del cantiere e per la posa degli impianti, oltreché sull’iter autorizzativo da seguire con gli Enti competenti.
E’ inoltre consigliabile dotare l’edificio anche di una piccola caldaia integrativa per i possibili picchi di freddo (nel caso di un inverno particolarmente rigido, ad es. l’impianto non potrebbe essere sufficiente per affrontare temperature sotto i – 10°).
Occorrerà poi valutare l’investimento in termini di rapporto costi/benefici, in relazione ai consumi energetici ed alle opportunità di risparmio, alla durata temporale (vita utile degli impianti), ai tempi di rientro della spesa (“pay back period”), alla quota del costo incentivabile o detraibile ed ai finanziamenti cui può accedere il condominio.

Conclusioni

In linea di massima, secondo alcuni osservatori, la geotermia è consigliabile per tutti gli edifici di nuova costruzione ed anche per gli edifici esistenti che utilizzano caldaie alimentate a combustibili costosi e inquinanti (come gasolio o GPL), mentre per gli edifici dotati di caldaia a metano, la convenienza di un investimento di questo genere è da analizzare caso per caso.
Solo in seguito ad una attenta diagnosi energetica e dopo aver ponderato costi e benefici, potremo quindi compiere consapevolmente una scelta lungimirante, ma economicamente non indifferente.
Così come l’acquisto di una automobile ibrida od elettrica è una scelta innovativa, la cui convenienza non può essere giudicata solo considerandone l’esborso immediato, analogamente l’investimento nelle energie rinnovabili va giudicato nel lungo periodo.
Compito dell’amministratore di condominio, se è un professionista informato ed aggiornato, sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione, è innanzitutto quello di indirizzare i condomini verso una corretta analisi delle caratteristiche energetiche del proprio edificio e di guidarli verso la migliore strategia di efficienza energetica.

 

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